Non dipende solo dall’amore. Si trova nell’essere. Cercare se stessi e la propria funzione nel mondo. Ho studiato il metodo Ikigai. Una bufala? Secondo me no. A meno che si possa scrivere sulla pietra di essere già felici. Le puntate delle felicità on line su andreaariazzi.it (fa figo pensare alla fiction! in realtà mi serve per non intasare i cervelli). Ecco come si cerca.
Uno strumento musicale, il violoncello per precisone. Un treno e un ragazzo che ama suonare. Di ritorno da un esibizione di musica, la sua passione, si vede comminare una multa perché il suo strumento occupa troppo spazio sulla cappelliera del treno su cui è in viaggio verso casa. Questo è quanto accaduto e portato alla luce dallo stesso malcapitato del solerte controllore delle ferrovie. La storia si è poi risolta positivamente a favore del ragazzo che ha visto l’annullamento della sanzione. Tra i tanti pensieri del giovane, sicuramente uno: quanto costa essere felici! C’è sempre qualche bastone che ci arriva tra le ruote, o prima o dopo. Anche quando stiamo vivendo per ciò che amiamo e ci rende felici.
Il giovane non si è abbattuto e, dopo lo sconcerto iniziale, ha fatto valere le sue ragioni. Imparare la musica, da una passione farla diventare la propria professione da cui trarre guadagno, è il sogno di tanti giovani e non. E’una delle strade più difficili per emergere ma la costanza e la preparazione sono senza dubbio due degli elementi necessari per poter accedere a questa professione. Quel ragazzo può essere un esempio o diventare un elemento di riflessione per tanti di noi. Non per tutti.
C’è chi il suo Ikigai l’ha già trovato. Fortuna? Certo conta. Ma non serve solo la buona sorte. La realtà è la base della propria felicità. Certo può non essere bella, ma sapere qual’è, averne la consapevolezza e i contorni, rappresenta il punto di partenza. L’amore c’è, la salute pure e magari anche i soldi per ciò che serve. Un quadro ideale no? No, questa è per tanti la risposta. Avere questa zona di confort non ci da la felicità. Essere lagnosi o disattenti alla propria vita è un fattaccio comune in tempi in cui tutto è veloce. Corriamo cosi tanto da perdere di testa delle consapevolezze.
Magari, fermandoci solo un attimo, vedremmo alcuni elementi che ci sono ma sembrano non esistere. Sono felicità. In altri casi è il senso di noi, cosa siamo, che non ci fa mettere a fuoco quali grandi risorse abbiamo e cosa possiamo fare. Dopo questo utile “pass”, approdo al “fare”. Non rispondere a questo quesito sarebbe tradire la vera domanda di chi sta dedicando tempo a leggere quanto scrivo. Rispondere in modo approssimativo sarebbe l’ulteriore errore.
Analizzare ogni aspetto serve a dare quanto serve; la lettura approssimativa é inutile. Inserendo ikigai in un motore di ricerca e dare uno sguardo, magari dicendosi alla fine di avare non serve. La prima necessità è poter vedere la propria realtà ed essere più felici. Da Okinawa, le isole giapponesi con tanti abitanti longevi, arriva il metodo Ikigai. La mappa di seguito può aiutare a capire di cosa si parla.


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