Essere “Cittadino” ha ancora senso? Una domanda secca. La risposta non altrettanto. Cittadino è una bella parola, un cerchio che racchiude tante persone. E’ il primo sinonimo di “insieme”, perché non esclude ma racchiude. Ha ancora senso oggi il termine “cittadino”? Non inteso come parte dell’ambiente urbano ma come comune denominatore di più individui che vivono nella stessa zona. Pensiamo che il Mondo, il pianeta Terra, è una zona dell’Universo, con tutti i suoi abitanti. Quanti “cittadino”esistono o esisterebbero allora? Un termine che appare sbiadito e fuori tempo ma di cui avremmo bisogno di riappropriarci e di rivestirci tutti.

Cittadino…Ha ancora un senso?

“Cittadino” è colui che paga le tasse. Questa credo sia la definizione del termine più tipica nel 2020. E’ “cittadino” chi paga le tasse è uguale a dire è un “leone” perché insegue una gazzella. Il maestoso leone è il Re della foresta. O no? Definirsi cittadino omologandosi ad un apparecchio bancomat è la negazione evidente dell’essere cittadino. Un contribuente paga le tasse, il cittadino vive ed ha la sua dimensione di esistenza con le tasse pagate dal contribuente. Mi si potrebbe dire “ma che dici? sono la stessa cosa cittadino e contribuente!” No, non sono la stessa cosa. L’attore di un film non recita la persona reale che è ogni giorno fuori dal set cinematografico. Il cittadino è una persona reale, anche quando ha smesso di fare la parte del contribuente. Non si è risolto inviando un F24. Non è morto in banca allo sportello versamenti.

“Cittadino” è un dovere prima che un diritto. Difendere e portare in giro questo ruolo, portare con se l’amore per l’appartenenza e la cura del proprio spazio e ambiente di vita è il principale lavoro quotidiano di un cittadino. Sentire su se stessi questo grande e importante sostantivo non è un gioco opportunistico ma uno stile di vita concreto nei comportamenti. Ci arrabbiamo tra di noi, ci odiamo tra eguali, ci pestiamo i piedi gli uni con gli altri perché abbiamo perso lo stile e l’importanza di essere cittadini. Abbiamo ucciso la nostra appartenenza e il nostro stare “insieme” più che aver mandato al macero un termine lessicale.

“Gli antichi Greci avevano coniato un nome per chi non prendeva parte agli affari pubblici, e da quello ci è giunta la parola idiota ” 
-Louis Malcom Boyd-

-Un “mi piace” rende libere le persone che scelgono-
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