Coronavirus, ma quante ne ho sentite. Eh già. Il virus che si è scatenato in Cina, localizzato in particolare nella città di Wuhan, ha contagiato nel mondo più le menti dei corpi. Che l’attenzione sia da mantenere alta è un dato certo e incontrovertibile. Fortunatamente abbiamo un Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che dai primi casi di manifestazione del virus si è messa al lavoro. La comunità scientifica, per chi non lo sapesse sto parlando degli scienziati, ossia coloro che si occupano dello studio del virus, è molto attiva e sta già ottenendo i primi risultati sullo studio del virus.
Mi domando allora, perché? Un cono gelato trasmette il coronavirus. Si è sentita anche questa. Bere della candeggina è una soluzione adatta per chi tenta il suicidio più che un medicinale contro il nuovo virus. Che sia stato creato per vendere un vaccino è un pò difficile visto che il vaccino non esiste. Colera e peste, malattie della povertà e della mancanza di igiene, diffuse nei secoli scorsi, erano per condizioni più facili da prendere. Impossibile paragonarle con un virus del 2020, quando il sapone per la detersione delle mani credo sia in tutte le case. Magari quello del ricco profuma di più ma anche il povero può accedere a questo grande e utile rimedio contro il virus. Un pacco dalla Cina, impiegando certamente più di quattro ore per giungere a casa nostra, non ci consegna il virus.

In questo clima, più di follia che di allarme, pare scontato andarsela a prendere con i cinesi. Magari non ha mai messo piede in Cina da quando è nato, ma i tratti somatici orientali fanno di un italiano di nascita il bersaglio perfetto di chi piuttosto che informarsi preferisce vivere nella propria ignoranza. No, non è un rimedio al Coronavirus offendere chi ha tratti somatici orientali. Augurarlo, come successo, a chi ci è antipatico, potrebbe invece divenire il miglior lancio di boomerang della vita di qualcuno.
I social hanno dato ovviamente il loro involontario contributo a creare un falso mostro gigantesco per quello che, al momento, è un virus nuovo, più forte dell’influenza e, sempre al momento, non peggio di altre storiche epidemie. Questa razionalità non sminuisce la necessità di essere attenti e restare informati. Non toglie il fatto che serva una cura, ma elimina qualsiasi squallida manipolazione social per ottenere dei clic.
Allora chiedo una cosa. Basta parlare troppo e a sproposito. Fa male a noi stessi e a chi ci sta vicino. Offende l’intelligenza ed il lavoro di chi, possedendo le competenze, se ne sta occupando e ci tiene informati. Diventiamo instancabili ricercatori tutti noi, ma di risposte certe da chi ha i titoli per darle. Escludo quindi un meme di Facebook da queste fonti. Difficile sapere come evolverà e quanti morti farà nel mondo. Possiamo capire che tutte le misure di sicurezza possibili sono già in atto. Osservare consigli che ci vengono dati dai medici è prevenzione. Svuotare le farmacie dal paracetamolo per la febbre senza nemmeno aver fatto uno starnuto è solo psciosi, forzata e alimentata da chi farebbe meglio a stare fermo e a tacere, ma è comunque solo irrazionalità. Paura inutile. Coronavirus, quante ne ho sentite. Ora basta.
CONSIGLI UTILI per LA PREVENZIONE del Coronavirus
- il mantenimento dell’igiene delle mani: lavare spesso le mani con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche
- pulizia degli ambienti con detersivi a base di alcool, candeggina.
- igiene delle vie respiratorie: starnutire o tossire in un fazzoletto o all’interno del gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani
- evitare il contatto ravvicinato, ossia stare almeno ad un metro di distanza, da chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie come tosse e starnuti.
- evitare, se possibile, luoghi affollati da un gran numero di persone, specie se vicine l una all’altra.
IN PRESENZA DI SINTOMI ATTRIBUIBILI AL VIRUS
Ministero della Salute
e successivamente contattare:
> il numero 1500 del Ministero della Salute
> il 112 PRIMA di recarsi in un Pronto Soccorso
(articolo aggiornato il 24/02/19)
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