Il ritratto social delle feste è la foto “maglioncino rosso Natale e tutti in famiglia”. Una bella immagine che ha portato calore. Teniamo stretto questo sentimento tutto l’anno. Ma c’è anche una bella storia…
Nascono mode cosi, spontaneamente. Non credo tante persone si siano messe d’accordo. In queste festività, tra Natale e Capodanno, abbiamo visto sui social tantissime foto di famiglie o amici riuniti, sorridenti a fare insieme un selfie con il maglione o la sciarpa rosso Natale. Una bella immagine di sentimenti buoni e genuini, del calore che solo la magia di Natale può dare.
Avevo capito che questo Natale sarebbe stato cosi. C’era una gran voglia di serenità, calore e bontà. Se questo tocco non l’avete visto cercatelo. A Natale un piccolo o grande gesto ha dato più di quello che sembrava. Ne sono sicuro. Mi ha dato tanto il regalo di una mia professoressa di italiano. Dopo tanti anni l’ho rivista e per Natale, a sorpresa, mi ha regalato una marmellata fatta con le sue mani, accompagnata da un affettuoso biglietto di auguri. Lo stesso magari qualcuno è rimasto più solo o più triste ma questa aria buona un pò di bene l’ha fatto arrivare a tutti. Credo abbia portato un pò di rigenerazione a tutti un Natale cosi.
Purtroppo ormai le festività sono finite. Il mondo ricomincia a girare con un passo diverso. Il solito. Ci lamentiamo della noia e degli impegni che pesano di più il resto dell’anno, quando manca quell’aria natalizia. Portare con se per un lungo periodo il calore e la gioia delle feste è forse impossibile. Lucio Dalla cantava “sarà tre volte Natale e festa tutto l’anno”. Lungimirante come pochi nel vedere i desideri delle persone. No purtroppo non avremo tre natali. Come tutto nella vita anche questo Natale ci ha lasciato qualcosa. Se le foto con il maglioncino rosso sono questa traccia allora ci ha lasciato qualcosa di bello.
Non sarà più Natale fino a dicembre. La nostra mente e il nostro cuore saranno gli stessi per i prossimi dodici mesi. Mettiamo un pò di maglioncino rosso in tanti piccoli o grandi gesti che faremo a marzo, a giugno o a ottobre. Più lo faremo, più sarà Natale tutto l’anno.
Vi lascio con una storia di questo Natale. Un ristoratore di Milano ha portato a sue spese, dopo essersi organizzato per il trasporto, sessanta pizze alla Stazione Centrale. Lo scherzo di un buontempone si è rivelato, grazie al titolare della pizzeria e ai suoi dipendenti, il regalo più bello per tanti senzatetto. Una storia che qualcuno definirà “buonista”. A me piace tanto rispetto all’odio. Ecco a voi la storia di Roberto e i senzatetto.

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