E’ormai assodato che lunedì 28 dicembre si verificherà un episodio nevoso sul Nord Italia. Quindi “Neve al nord il 28 dicembre”. C’è qualcosa di sensazionale nel titolo? Non credo.
Per passione, per essere un cosiddetto “nivofilo”, cioè un umano a cui piace la neve, sono un piccolo autodidatta delle previsioni meteo. Nessun quadretto con una laurea in fisica appeso al muro, solo appunto passione.

Lunedì 21 dicembre ho guardato un applicazione sullo smartphone. Prevedeva per la mia zona circa 50 cm di neve. Un evento effettivamente degno di nota, per la quantità di neve e per dare a quest’inverno un sapore diverso da quelli del passato. La passione ha subito frenato ogni mio entusiasmo. So bene che una previsione di neve fatta 7 giorni prima è praticamente inattendibile. Non che la possibilità non vi sia, l’app non mentiva del tutto, ma siamo appunto all’incirca al 15% di probabilità che tale evento nevoso si verifichi come rappresentato.

Prima ero scettico, poi allibito e un pò sdegnato durante questi giorni prima della nevicata. “Big Snow sul Nord Italia”, “tempeste di neve in Valpadana”, “allarme neve al Nord per lunedì 28 dicembre”. Questi alcuni titoli di post su Facebook e di alcuni siti meteo. Non aggiungo altro.

Siamo a dicembre, comunque primo mese invernale in un decennio dove il surriscaldamento globale ha galoppato e lo fa purtroppo tutt’ora. Ma a dicembre la neve è nel suo mese. Non siamo ad agosto. Sui centimetri inutile voler discuterne. Sono solo, ripeto solo, indicativi quelli riportati da previsioni, spesso azzardate. Prevedere gli esatti centimetri che cadranno in una località è roba da indovino.

E’ cosi che ci ritroviamo a parlare di Neve al nord il 28 dicembre.
Stiamo parlando di una nevicata, la seconda o terza rilevante solo su alcune località del Nord Italia che non si trovano in montagna. Dipende da dove vivi al Nord Italia. Tanto, più di qualcosa, rispetto agli inverni passati miti e avari di precipitazioni. Non eclatante. Tranne che per poche zone, specie alpine, non saranno nemmeno cosi eccezionali i centimetri di neve che cadranno. Non una spolverata, ma nemmeno i 50 cm previsti lunedì.

Domenica 27 notte/lunedi 28 le zone maggiormente interessate dalle nevicate risulteranno la Lombardia ad esclusione del Mantovano, poi Alto Piemonte e molto meno la parte centrale della regione, buona parte del Veneto centro settentrionale, Trentino e Alto Friuli, Emilia centro-occidentale e la Liguria centro-settentrionale. In queste zone avremo nevicate tra la tarda notte di domenica ed il pomeriggio di Lunedì. I maggiori accumuli si avranno sulle zone Alpine, Appeniniche liguri e di montagna, poi Prealpi e Pianura Padana centro settentrionale.
Accumuli variabili, più scarsi verso sud -est, qui di pochi centimetri, in aumento procedendo verso nord-ovest, con 5-15 cm in pianura, 10-25 sulle zone collinari e di bassa montagna, più consistenti sulle Alpi con punte di 30-50 cm.
Martedì 29 potremo avere ulteriori fioccate, specie sulle zone alpine e prealpine, ma molto deboli e di breve durata

Città come Torino, Novara, Milano, Como, Bergamo, Brescia, Varese, Verona e Vicenza potranno avere accumuli tra 5 e 15 cm. Qualche fiocco o centimetro potrebbe far visita anche a Genova e Venezia.
Stabilire oggi con estrema precisione la quantità di neve in una città o in un altra è ancora difficile.

L’evoluzione invernale per l’inizio del 2021 appare ancora incerta, probabilmente in un contesto freddo ma non di gelo.

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